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Second Life, a Rezzato i rifiuti tornano a vivere grazie a Cauto e Comune

Tutti gli oggetti meritano una seconda vita prima di diventare rifiuti ed essere destinati allo smaltimento: la necessità di rigenerare gli scarti non è più rinviabile, visto l’attuale sfruttamento del Pianeta. Lo esprimono con certezza tutte le teorizzazioni sulla necessità di processi produttivi fondati su modelli di economia circolare, lo evidenziano con drammaticità gli effetti di economia lineare basata sul paradigma “prendere-trasformare-buttare”. Nella nuova visione economica il paradigma diventa in una sequenza infinita o meglio circolare prendere-trasformare-buttare-prendere…

Al centro di questo paradigma economico vi è la cittadinanza attiva, protagonista di un processo di cambiamento di abitudini e stili di vita, per l’interiorizzazione di al di nuove prassi finalizzate al al riuso dei beni limitando di conseguenza i consumi e gli sprechi. SECOND LIFE coinvolge i cittadini, in particolare le nuove generazioni, con attività di educazione ambientale rivolte alle scuole, in buone prassi atte ad allungare la vita degli oggetti, mettendo in atto un modello di consumo più sostenibile nel tempo.

Second Life è un’iniziativa del Comune di Rezzato, a cura di Cauto Cooperativa Sociale Onlus e con il contributo della Fondazione Cariplo. La proposta risulta essere innovativa e l’obiettivo di ridurre la quantità di rifiuti è in linea con la Direttiva 2008/98/CE, recepita nell’ordinamento italiano dal D.lgs 205 del 10/12/2010. Essa stabilisce le fasi di passaggio e le misure da adottare per il trattamento dei beni prima che possano definirsi rifiuti dei rifiuti:

– la prevenzione (misure per contenere la quantità di rifiuti prodotta);

– il riutilizzo (riuso in base alla funzione originaria del bene);

– il riciclaggio (misure che permettono al rifiuto di svolgere un ruolo utile);

– il recupero di altro tipo, per esempio il recupero di energia (misure che permettono al rifiuti di svolgere un ruolo utile).

A partire dal mese di maggio, all’interno dell’Isola Ecologica di Rezzato è stata individuata un’area SECOND LIFE, ufficialmente riconosciuta dalla Comune e autorizzata dalla Provincia. Un container identificato SECOND LIFE potrà contenere gli oggetti conferiti dai cittadini in buono stato di conservazione, così da rimetterli in circolo. In questo modo diventa possibile recuperare e rendere fruibili materiali e beni, dando un contributo all’ambiente, all’economia ed al sociale.

Emerge infatti la doppia finalità, sociale ed ambientale, del progetto: riduzione dei rifiuti con il recupero di oggetti ancora utilizzabili e tentativo di agevolare la fascia economicamente più debole della cittadinanza attraverso il canale dei negozi e mercatini dell’usato.

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Redazione BsNews.it

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