Una movida all’ora di pranzo, senza cocktail né schiamazzi ma pastasciutta, vino rosso e tanta allegria, assieme al ricordo di ciò che è successo il 25 aprile di tanti anni fa. E’ stata ancora una volta un successo la pastasciuttata antifascista organizzata dalla Rete Antifascista e dalla Casa del Popolo di via Fratelli Bandiera al Carmine. All’ora di pranzo seduti alla mega tavolata allestita in strada c’erano 400 persone.
Visto il gran numero di commensali il pranzo si è svolto su due turni. In totale i chilogrammi di pasta buttati in pentola sono stati una quarantina, conditi con 30 chili di salsa al pomodoro. L’evento, ormai diventato tradizione al Carmine, ricorda la grande pastasciuttata che nel 1943, il 26 luglio, la famiglia Cervi organizzò nella propria cascina in Emilia. Allora i quintali di pasta cucinati furono addirittura 10.
La festa celebrata ieri al Carmine è stata ancora una volta occasione per ribadire, tramite volantini, all’amministrazione che il popolo antifascista bresciano non vuole vedere il ritorno del Bigio in piazza Vittoria.
(a.c.)
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