Uno striscione appeso fuori dal carcere di Canton Mobello e riportante la scritta “Il vero terrorista è lo Stato. Gaincarlo, Angelo, Corrado, Michele, Roberto e Stefano liberi subito” ha causato la denuncia di cinque persone. Ad appenderlo gli attivisti di Indipendenza Lombarda che ieri hanno organizzato un presidio fuori dalla casa circondariale di via Spalti San Marco per sostenere i sei secessionisti bresciani arrestati per terrorismo finalizzato all’eversione.
Lo striscione era stato appeso davanti al passo carraio del carcere, ma agli uomini della Digos non è piaciuto, tanto è vero che prima l’hanno fatto rimuovere e poi hanno denunciato cinque persone, che sono state identificate dagli investigatori e saranno segnalate all’autorità giudiziaria per vilipendio allo Stato e apologia. Al presidio anche i familiari dei detenuti e Alberto Orini, il figlio di Giancarlo (unico dei sei a cui sono stati concessi i domiciliari per questioni di età anagrafica), considerato dagli inquirenti il leader del movimento secessionista bresciano
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