Il lago d’Iseo, uno dei più belli e caratteristici d’Europa, ha bisogno di un governo unitario per la sua tutela, valorizzazione e sviluppo del turismo. Questo quanto afferma Legambiente in una nota -. Si può pensare di mettere insieme competenze, ora frammentate e suddivise fra i 16 comuni lacustri. Ad offrire questa opportunità è il disegno di legge Del Rio. Il testo varato dal Senato, la settimana scorsa, definisce le Unioni dei comuni, attualmente possibili solo per quelli sotto i 3 mila abitanti, ora invece estese a quelli fino a 10 mila abitanti. In pratica anche i 4 grandi centri (Iseo, Lovere, Pisogne e Sarnico) possono accorpare funzioni con i rimanenti comuni più piccoli, nessuno escluso. Per l’associazione ambientalista si tratta di una grande occasione per avviare un risparmio e revisione della spesa (spending revew) e coordinare le politiche del territorio senza organismi sovrastrutturali, come l’Autorità del lago (ex consorzio) spiega -.Ovvero risparmi di spesa che evitano di svendere il territorio ai soliti appetiti immobiliari per portare a casa pochi oneri di urbanizzazione e scarse risorse necessarie, quando va bene, per gestire tutti i servizi comunali, quando va male per gestire il consenso della politica. Infatti, in molti comuni, tasse e tariffe dei servizi sono in continua crescita.
Secondo Legambiente, quindi, è giunto il momento di disboscare i carrozzoni pubblici, benevolmente cresciuti all’ombra dei campanili municipali. Gli esempi sono sotto gli occhi di tutti. Non è più sostenibile l’allegra spesa dell’Autorità del lago d’Iseo, che lo scorso anno ha inaugurato una fastosa, quanto inutile, sede a Sarnico, costata 400 mila euro per ospitare meno di 10 addetti, diventi un polo tecnologico aperto ai giovani del lago e sviluppi i saperi locali. Inoltre ha approvato una spesa di 5 milioni nel triennio, per realizzare nuovi inutili porti e attracchi, che non porteranno ricadute positive sull’economia della zona. A braccetto dell’autorità per inutilità è la sua controllata “Navigazione del lago d’Iseo srl”, che eroga oltre 72 mila euro annui solo per compensi ai 3
amministratori, 49 mila euro al presidente e 12 mila l’uno ai due vice. Stesso discorso merita anche la srl “Manutenzione del lago d’Iseo”, la società in house affidataria, senza gara pubblica con costi notevolmente superiori a quelli di mercato, di tutti i lavori di manutenzione sui 65 km di rive del lago. Le politiche ambientali (di gestione dei rifiuti, di tutela dei boschi e dei corridoi ecologici), quelle di edilizia scolastica e delle strade meritano una gestione unitaria e non disorganica, quale lattuale. Ciò migliorerebbe lambiente e darebbe impulso alleconomia.
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