“La presenza della ‘ndrangheta a Brescia ha raggiunto ormai livelli che superano ampiamente lo stato di emergenza e la responsabilità della politica è sotto gli occhi di tutti. Continuare a ignorare gli appelli di magistratura e inquirenti è molto grave. Servono misure adeguate all’emergenza che, giorno dopo giorno, evidenzia quanto sia profondo il radicamento della criminalità nel tessuto produttivo bresciano.”
Ad affermarlo in una nota congiunta il Commissario IDV di Brescia, Claudio Belotti, e il Sub Commissario, Massimo Bertuzzi a seguito della nuova indagine che ha portato all’arresto di nove persone e il sequestro di 100 immobili tra abitazioni, autorimesse, terreni, magazzini e fabbricati, oltre a quote societarie, per un importo complessivo di 12 milioni di euro.
“Quello che più deve far riflettere le Istituzioni è la facilità con cui determinati personaggi riescano ad aggiudicarsi appalti pubblici, anche molto importanti, nonostante le recenti modifiche stringenti alle norme in materia di lotta alla mafia negli appalti pubblici. Fermo restando l’esito delle indagini, bisogna che le istituzioni intervengano in modo più concreto per evitare l’infiltrazione mafiosa. Vista la preoccupante situazione che si registra nella nostra provincia – hanno concluso Belotti e Bertuzzi – è indispensabile convocare al più presto un vertice che riunisca la Prefettura, la regione e gli enti locali per fare il punto della situazione e avviare una più efficace strategia di contrasto alla criminalità organizzata. Evidentemente quello della prevenzione rimane il punto nevralgico di una adeguata azione di contrasto all’infiltrazione mafiosa nell’economia legale. In modo altrettanto evidente esistono ancora aspetti che necessitano di essere rivisti e migliorati, come, ad esempio, la circolazione delle informazioni e i controlli preventivi sulle società vincitrici di appalti e sub appalti o istituire un tavolo permanente per il contrasto alla criminalità organizzata che coinvolga anche camera di Commercio e Associazioni di categoria e di settore”.
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