Era il 18 agosto 2005 e Daniele Betosso si trovava nel posto sbagliato al momento sbagliato. Lungo la quinzanese ci fu un terribile schianto tra un tir e un’auto guidata da Emanuele Gianesini di Borgo San Giacomo. Quest’ultimo perse la vita. Il grosso mezzo si trovava in mezzo alla strada e in quel momento arrivava la Renault di Botosso. Quest’ultimo andò inevitabilmente a sbattere contro il tir. Trasportato in condizioni gravissime all’ospedale, l’uomo si risvegliò. Dopo una lunghissima riabilitazione però non arrivò alcun risarcimento. E tutt’ora, dopo quasi 10 anni, di soldi ancora non se ne vedono.
«Nei miei confronti non sia stato formulato alcun addebito neppure sul fronte delle infrazioni al codice della strada – ha spiegato l’uomo nelle pagine del Corsera edizione di Brescia, e aggiunge – mi sono salvato miracolosamente per poi finire stritolato in un lunga e lentissima agonia burocratica». Dopo essersi affidato a vari legali, recuperare il risarcimento sembra impossibile. La prossima udienza per la definizione della sua causa è stata fissata il 16 gennaio 2016.
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