Nessun euro da mesi, operai in cassa integrazione e situazione che non si sblocca. Queste alcune le ragioni che hanno portato tre rappresentanti sindacali e una trentina di dipendenti, soprattutto operai, della Centro Pose, società in liquidazione e controllata dalla Senini, in protesta. Dovevano bloccare l’azienda lunedì 17, ma i titolari hanno accettato un colloquio e la situazione per ora è rientrata.
Ma la triste situazione degli operai no. C’è chi, come riporta il Giornale di Brescia, ha stipendio arretrato da un mesi, chi ha preso la cassa integrazione ordinaria e chi non l’ha presa. Coloro che sono in cassa integrazione straordinaria non hanno ancora preso un euro, perché il Ministero del Lavoro, prima di sbloccare i fondi aspetta che il Tribunale di Brescia accolga la richiesta di ammissione al concordato preventivo presentata dalla società la cui udienza, fissata a fine gennaio, è stata poi posticipata al 21 marzo.
Il colloquio con l’azienda, ha allentato la tensione. Ora i sindacati hanno bloccato l’eventuale scioperto di lunedì, ma attendono risposte "convincenti".
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