(e.b.) Aci per Passione: nel nome scelto per rappresentare gli ideali nei quali si riconoscono, sono saldamente radicate le motivazioni che hanno spinto Attilio Camozzi, Bruno Ferrari, Federico Camadini, Adriano Baffelli e Luigi Morandi a candidarsi per l’elezione del consiglio direttivo dell’Aci Brescia per il quadriennio 2014-2018. Il prossimo 15 aprile, infatti, la sede centrale dell’Aci a San Polo aprirà le porte e le urne (ma solo dalle 9 alle 15) al voto dei soci che saranno chiamati a scegliere la nuova squadra che entrerà in consiglio.

La squadra di Aci per Passione, presentata questa mattina alla stampa nel corso di un incontro all’hotel Vittoria coordinato dall’ex assessore comunale Nicola Orto, sembra unire tradizione e innovazione, non solo per l’età variegata dei suoi candidati ma anche e sopratutto per le idee proposte. Tra gli obbiettivi programmatici del gruppo: rappresentare e supportare gli automobilisti e gli interessi dell’ automobilismo, favorendo al contempo nuove sensibilità verso la mobilità sostenibile, ma anche rivitalizzare le attività sportive presenti nella nostra provincia (rally, cronoscalata, formula challenge e auto storiche), continuare a valorizzare la Mille Miglia, la “corsa più bella del mondo”, con il supporto e l’aiuto del Museo Mille Miglia, così da far conoscere e promuovere la cultura e le tradizioni del nostro territorio. A ciò si aggiungono la gestione del marchio “freccia Rossa” con il prezioso supporto del mondo industriale, commerciale e dei servizi, favorendo così l’internazionalizzazione di Brescia. “La nostra idea è quella di costruire una squadra dove tutti giocano per perseguire lo stesso obbiettivo e lo fanno divertendosi – esordisce Attilio Camozzi, presentando il programma di Aci per Passione -. per raggiungere il risultato migliore però serve che l’Aci torni a valorizzare le sue braccia operative, vale a dire le delegazioni e i centri di soccorso, così da renderle protagoniste di un’unico progetto comune che punti a tornare a far crescere il numero dei soci e a sfruttare tutte le enormi potenzialità dell’ente”.

Nella squadra di Aci per Passione è entrato anche uno dei volti più noti del mondo automobilistico bresciano: l’imprenditore, direttore del Museo Mille Miglia e due volte vincitore della storica gara, Bruno Ferrari che, dopo essersi tolto qualche sassolino dalla scarpa “credo che l’atteggiamento migliore sia mettere una pietra sopra quanto è successo all’Aci negli ultimi anni e rivolgere lo sguardo verso il futuro”, ha spiegato: “l’intento è quello di fare in modo che l’Aci bresciana torni a risplendere come negli anni passati – ha sottolineato – ma per farlo bisogna tornare a valorizzare e promuovere tutte quelle manifestazioni che rappresentavano un fiore all’occhiello sia a livello nazionale che internazionale per tornare all’eccellenza, nelle gare automobilistiche come nei servizi e nel numero dei soci”. Tant’è che, per dimostrare tutto il proprio attaccamento alle delegazioni e ai soci, i candidati di Aci per Passione hanno promesso, in caso di elezione, l’accesso gratuito (a sorteggio) ad un delegato e un socio per correre la Mille Miglia.

Tra le novità più importati annunciate dal quinquetto anche l’istituzione del “Comitato Aci giovani” e l’attuazione del Programma Servizi Giovani destinato ai ragazzi neo patentati dai 18 ai 28 anni che darà loro l’opportunità di diventare soci Aci con una tessera low cost che darà accesso a servizi a loro dedicati, oltre alla partecipazione ad un corso gratuito di guida sicura. “Oggi sono pochi i neo patentati che conoscono l’Aci e i servizi che offre, ma perchè l’ente torni ad essere protagonista del mondo automobilistico bresciano serve innanzitutto che si faccia conoscere ed apprezzare dai giovani”, ha commentato il più giovane tra i candidati di Aci per Passione, Federico Camadini.

Ultimo, ma non certo per importanza, il capitolo dedicato all’amministrazione economica dell’ente di via Ferrari, che Adriano Baffelli di Aci per Passione promette sarà “trasparente e all’insegna della riduzione dei costi, con l’adozione di un bilancio affidabile e capace di garantire all’Aci Brescia un equilibrio economico e finanziario”. Al candidato Luigi Morandi, invece, da quarant’anni all’interno dell’Aci, il compito di creare una politica gestionale capace di attrarre nuovi soci. “Se verremo eletti, nei primi 100 giorni del mandato costituiremo una commissione tra i centri delegati e i centri di soccorso, cosa mai fatta prima – ha annunciato il socio automobilista – oltre alla nomina di un rappresentante che dialoghi con i centri di delegazione e soccorso”.

Impossibile, a margine della conferenza stampa di presentazione del gruppo, non accennare alla sfida che vedrà contrapposti due cavalieri del lavoro a capo di altrettanti team: Camozzi e Bonomi. Anche se appare piuttosto remota la possibilità che entrambi entrino in Consiglio, se i voti andranno al singolo candidato e non alla lista come è sempre accaduto, i due imprenditori potrebbero trovarsi vicini di poltrona. “Non siamo uno contro l’altro e non lo odio – risponde Camozzi rivolgendosi ai cronisti – Amo il gioco del rugby perchè dopo due tempi di gioco duro e lotta per vincere, il terzo si mangia e si beve insieme”. Quindi inviterà a cena Bonomi? “Solo se pagherà la sua parte”, ironizza.

 

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Redazione BsNews.it

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