Angelo e Carmela sono due ex bidelli di oltre ottantanni che si sono visti comunicare dall’ex Inpdap (oggi parte dell’Inps) la richiesta di restituire oltre 3 mila euro per effetto del calcolo del conguaglio tra la pensione provvisoria che è stata loro versata dal 1994 a oggi e quella «definitiva». Come riporta il Bresciaoggi, benchè questa cifra l’abbiano ricevuta in 10 anni, oggi la devono "restituire" in rate da 170 euro, decurtate dalla pensione. Loro non sarebbero gli unici: infatti secondo i sindacati sarebbero centinaia i pensionati della scuola (docenti, bidelli e amministrativi) interessati dal conguaglio.
" Tutto a termini di legge, per carità, dato che nel documento firmato da ogni pensionato per la riscossione della pensione «provvisoria» la clausola relativa a «possibili conguagli» era inserita.- dichiara il segretario della Cisl Scuola Battista Alghisi al quotidiano – Meno equa pare la tempistica decisa dall’ente previdenziale per il riscatto.
Il responsabile del patronato Inas Cisl Alberto Goldani racconta che sono già stati fatti almeno 30 ricorsi e in 27 casi i giudici hanno individuato un’ anomalia sulle tempistiche impiegate dall’ente riscossore e le modalità di restituzione. Anche il patronato Inca della Cgil ha avviato una ventina di cause, mentre per le Acli le pratiche aperte sarebbero anche di più.
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