Hanno deciso di incrociare le braccia nove medici dell’ospedale Civile di Brescia, reclutati per somministrare le cure Stamina: si rifiutano di somministrare le cure imposte dai tribunali italiani, perché quelle stesse cure sono ritenute fuori legge dalla procura di Torino. I medici, come riporta il Corsera, chiedono un mandato per gli singolo caso e per questo hanno scritto una lettera al dirigente dell’ospedale per "rimandare alla direzione il nostro mandato di appartenenti al gruppo Internal Audit Stamina" e ad "eventualmente procedere ai trattamenti Stamina su formale disposizione del legale rappresentante per ogni singolo caso ordinato dai giudici". I firmatari della lettera sono Gabriele Tomasoni (direttore prima anestesia e rianimazione), Carmen Terraroli, Silvana Molinaro (direttore anestesia pediatrica), Alberto Arrighini (direttore pronto soccorso pediatrico), Giacomo Piana (direttore prima Ortopedia e traumatologia) Raffaele Spiazzi (direttore sanitario ospedale dei bambini), Edda Zanetti (direttore neuropsichiatria infantile) Arnalda Lanfranchi (laboratorio staminali dell’ospedale dei bambini), e Fulvio Porta (direttore oncoematologia pediatrica).
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