La decisione del tribunale arriverà il 25 febbario e la maestra accusata due anni fa di maltrattamenti a danni di alcuni suoi alunni alla elementare Pietro da Cemmo di Capo di Ponte, saprà se sarà accolta la richiesta del sostituto procuratore Ambrogio Cassiani di quattro anni di reclusione.
Gli avvocati della maestra chiedono l’ assoluzione, in quanto, come riporta il Giornale di Brescia, ritengono che non sussista l’elemento soggettivo del reato: in pratica la donna non avrebbe agito per umiliare i suoi studenti, ma perché era necessaria una educazione severa e che quindi i suoi metodi duri di disciplina e percosse vadano giudicati con pene minime senza alcuna aggravante.
L’accusa invece punta sui filmati della telecamera a circuito chiuso, messa dai carabinieri di Breno dopo la denuncia dei genitori di un’alunna: nelle immagini si mostrerebbero tirate d’orecchie e capelli, manate e urla. L’intervento dei carabinieri è stato motivato propri da uno schiaffo dato ad uno degli alunni più vivaci. L’insegnante fu poi portata a Verziano in custodia cautelare, e finì ai domiciliari a Ceto, nel comune di residenza. La donna si è sempre detta innocente.
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