Non ci sarà nessun ricorso al Consiglio di Stato, da parte della Loggia, per difendere il piano di governo del territorio (Pgt) annullato dal Tar il 28 dicembre scorso nella parte che riguarda i servizi religiosi. Il Piano, va ricordato, approvato dal Comune di Brescia nel 2012, non prevede spazi destinati al culto non cattolico. Secondo i giudici, in base alla legge regionale, il Pgt di Brescia doveva censire anche le moschee (Il piano dei servizi, una delle tre componenti del Pgt, ai sensi della legge regionale 12/2005 valuta l’insieme delle attrezzature al servizio delle funzioni insediate nel territorio comunale e indica le necessità di sviluppo e integrazione dei servizi esistenti. In base agli articoli 71 e 72 della legge regionale fanno parte dei servizi anche le attrezzature destinate a servizi religiosi, della chiesa cattolica ma anche delle altre confessioni religiose).
La bocciatura dunque ha fondamento nella legge regionale e a questo punto, per la Loggia risulta inutile fare ricorso al Consiglio di Stato. Di conseguenza l’immobile di Via Volta non sarà più considerato “nucleo antico”, andrà riclassificato e potrà subire modifiche.
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