Corrado Tomasi non ci sta agli attacchi dei consiglieri del movimento 5 Stelle e spiega le ragioni che lo hanno portato a sottoscrivere e a votare, unico del gruppo PD, la mozione presentata dalla Lega in Regione per semplificare le procedure burocratiche per la vendita di armi sportive e civili. “Ho sostenuto quella mozione per due ragioni” spiega Tomasi, “il contrasto alla burocrazia che è uno dei grandi problemi del Paese e la volontà di aiutare un settore di eccellenza che è fatto di piccole imprese, di artigiani, che fabbricano le armi che vengono utilizzate alle Olimpiadi, non quelle da guerra. Anche queste ultime vengono prodotte nel nostro Paese e soprattutto vengono acquistate, e lì bisogna guardare con attenzione. Sono stupito dalla demagogia dei consiglieri del Movimento 5 Stelle che pur di cavalcare una parte dell’opinione pubblica trasformano strumentalmente questa mozione in una discussione pro o contro le guerre, che non centra nulla. La mia storia personale parla per me: non ho contatti con i produttori di armi, per dieci anni sono stato con la Caritas in missioni umanitarie nei teatri di guerra e un uomo che ammiro è sicuramente Gino Strada. Se c’è un’attività delle lobbies delle armi non mi riguarda minimamente e non riguarda questa mozione”.
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