Ora è ufficiale, dal Consiglio sì alla vendita del 5% di A2A e addio al duale

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La delibera era "bloccata", non ammetteva alcuna modifica, e quindi nessun accoglimento di eventuali emendamenti proposti dall’opposizione. Doveva passare così come è stata redatta, e alla fine è passata. Brescia ha fatto la sua parte nell’approvazione della cessione del 5% di quote di A2a, ora tocca a Milano fare lo stesso. 

Nel giorno, a suo modo storico per la multiutility, dell’approvazione della cessione di quote sono altri gli elementi importanti da rimarcare. Ad iniziare dalla fine del mai amato duale e dalla separazione delle Fondazioni Asm ed Aem. Non solo: dopo lo strappo di giovedì in merito alla Centrale del Latte (leggi la notizia) Lega Nord e Forza Italia di nuovo ieri hanno espresso pareri differenti su A2A. 

Il voto in aula è arrivato grazie alla maggioranza, mentre Onofri si è astenuto, Forza Italia e X Brescia hanno votato contro e la Lega Nord ha lasciato l’aula. Lo stesso Carroccio però ha votato a favore dell’addio al duale, dopo che ha espressamente chiesto, e ottenuto, il voto disgiunto su cessione e modello di governance. 

Una volta che anche Palazzo Marino avrà avallato cessione e fine del duale, la partita si giocherà sul nome del direttore generale. Il nome di Ravanelli, attuale manager, per alcuni non sembra più rappresentare la garanzia di imparzialità tra i due soci maggioritari.
(a.c.)

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1 COMMENT

  1. Dopo la catastrofe dell’incorporazione di ASM in AEM viene compiuto un altro esiziale passo verso lo smantellamento di una considerevole fonte di finanziamento dei bisogni della città. Questi signori smantellano il patrimonio dopo che loro predecessori con uguale ispirazione intrapresero iniziative che altro non fecero, se non creare una voragine nel bilancio del Comune, come la costruzione della Metropolitana. Oltretutto pare che ancora nessuno sappia quale sarà la contropartita numeraria di questa operazione. Ce lo vogliono dire? Forse in consiglio comunale non c’è chi ci capisce, ma la città vanta centinaia di persone che hanno un’adeguata competenza economico_aziendale. Perché non aprite un dibattito pubblico, anziché blindare decisioni che vanno oltre le competenze presenti in consiglio comunale in termine di saperi?

  2. Come ha votato il Movimento 5 Stelle ? Come ha motivato Laura Gamba, in maniera assai difforme dagli altri Capigruppo, le scelte del Movimento ? Non si legge nulla, neanche un monosilabo, un accenno: "molti nemici, molto onore" (Benito Mussolini) ?

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