Ora è ufficiale, dal Consiglio sì alla vendita del 5% di A2A e addio al duale
La delibera era "bloccata", non ammetteva alcuna modifica, e quindi nessun accoglimento di eventuali emendamenti proposti dall’opposizione. Doveva passare così come è stata redatta, e alla fine è passata. Brescia ha fatto la sua parte nell’approvazione della cessione del 5% di quote di A2a, ora tocca a Milano fare lo stesso.
Nel giorno, a suo modo storico per la multiutility, dell’approvazione della cessione di quote sono altri gli elementi importanti da rimarcare. Ad iniziare dalla fine del mai amato duale e dalla separazione delle Fondazioni Asm ed Aem. Non solo: dopo lo strappo di giovedì in merito alla Centrale del Latte (leggi la notizia) Lega Nord e Forza Italia di nuovo ieri hanno espresso pareri differenti su A2A.
Il voto in aula è arrivato grazie alla maggioranza, mentre Onofri si è astenuto, Forza Italia e X Brescia hanno votato contro e la Lega Nord ha lasciato l’aula. Lo stesso Carroccio però ha votato a favore dell’addio al duale, dopo che ha espressamente chiesto, e ottenuto, il voto disgiunto su cessione e modello di governance.
Una volta che anche Palazzo Marino avrà avallato cessione e fine del duale, la partita si giocherà sul nome del direttore generale. Il nome di Ravanelli, attuale manager, per alcuni non sembra più rappresentare la garanzia di imparzialità tra i due soci maggioritari.
(a.c.)