L’assessore alla Sicurezza e Protezione civile della Regione Lombardia Simona Bordonali ha effettuato oggi un sopralluogo in Valle Camonica, nella zona tra Malonno e Sonico, interessata dall’esondazione del fiume Oglio. L’esondazione ha portato acqua, massi e detriti sulla Statale 42, temporaneamente chiusa al traffico.
“Mi sono recata direttamente a Malonno per verificare l’entità dei danni e vedere da vicino le conseguenze. – ha dichiarato l’assessore Bordonali – L’intervento di emergenza è stato efficace, grazie ai sindaci e agli operatori di Protezione Civile che hanno limitato i danni alla chiusura della statale 42, ora riaperta a senso unico alternato. È chiaro che c’è la necessità di un intervento strutturale in Valle Camonica, un progetto su cui esiste un piano regionale già definito e avviato. Settimana prossima ci sarà un incontro tra Comuni, Provincia e Regione per ridefinire il cronoprogramma degli interventi anche in base a quanto accaduto stanotte. In questo momento la priorità è la messa in sicurezza del territorio di Malonno e Sonico, per evitare che ulteriori piogge possano causare altri danni”.
Ad occuparsi di quanto accaduto in Valcamonica è anche Viviana Beccalossi, assessore regionale al Territorio, Urbanistica e Difesa del suolo: "Fin dalle prime ore del mattino ho seguito, grazie alle informazioni dell’assessore Bordonali e del personale dello Ster di Brescia, l’evoluzione della situazione. La tutela del territorio e le azioni di difesa idrogeologica sono al centro del programma di questa giunta. In particolare – prosegue Beccalossi – la zona interessata dall’esondazione fa già parte di una serie di opere volute da Regione Lombardia e realizzate dal nostro assessorato che, per il dissesto ‘Val Rabbia-fiume Oglio’ ha già stanziato complessivamente 833.000 euro. Inoltre siamo pronti, con un nuovo progetto preliminare, a porre in essere nuovi interventi". "Una volta superata l’emergenza – spiega Beccalossi – convocheremo, insieme all’assessore Bordonali, nella sede regionale di Brescia, una riunione operativa con i Comuni e le Comunità Montane, per fare un nuovo punto della situazione e individuare tutto ciò che è necessario per garantire assoluta sicurezza ai cittadini".
"Non bisogna mai dimenticare che la Val rabbia – conclude Viviana Beccalossi – non è nuova a questo genere di fenomeni, che anche nel recente passato, hanno avuto effetti più gravi di quello di oggi; i danni, tutto sommato contenuti, dell’evento odierno hanno sostanzialmente dimostrato la validità delle importanti opere di difesa che sono state recentemente realizzate e che proteggono il tracciato della strada statale 42 proprio nel delicatissimo punto della confluenza della Val rabbia nel fiume Oglio".
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