Ieri mattina, 15 ottobre, in provincia di Brescia sono stati bloccati 5 sfratti con 3 picchetti ed un intervento all’ultimo minuto. A Brescia città in via Lamarmora 142, circa 60 attivisti hanno bloccato lo sfratto di una famiglia composta da madre, figlio e nonna novantunenne, diventati vittime della morosità incolpevole per il fallimento della piccola impresa di pulizia famigliare dove lavoravano sia la donna che il ragazzo. A Capriolo bloccato un altro sfratto ai danni di una famiglia italiana con figli, mentre a Vestone, a 50 km da Brescia in alta Val Sabbia, con il supporto di un gruppo di studenti del Kollettivo studentesco Perlasca degli istituti di Idro, un picchetto ne ha impedito un altro. A Borgosatollo c’è stata tensione: i proprietari dell’appartamento e l’ufficiale giudiziario erano già entrati nell’alloggio e cambiato la serratura e l’arrivo all’ultimo minuto di attivisti dell’Associazione ha evitato lo sfratto, impegnandosi a fare pressione sull’amministrazione perché si trovi una soluzione abitativa alternativa a questa famiglia di un operaio pachistano, a cui l’agenzia interinale non ha rinnovato il contratto, presente in Italia con 6 figli di cui 4 minorenni da molti anni. Infine, più tranquilla la situazione a Mairano dove è bastata una trattativa per ottenere il passaggio da casa a casa.
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