Sono circa 26mila i cacciatori bresciani che ieri hanno preso in mano la loro doppietta e si sono diretti nei luoghi dedicati: è iniziata infatti domenica mattina la stagione venatoria, ma già nella prima giornata non sono mancate le polemiche. «C’è tanta amarezza – raccontano i cacciatori al Giornale di Brescia – perché ormai abbiamo contro tutti, i costi per praticare questa attività sono arrivati alle stelle e i limiti imposti aumentano ogni anno».
Negli anni ’90 il numero di cacciatori italiani era di circa 1,5 milioni, oggi è sceso a 700mila. Un altro intervistato dal quotidiano aggiunge «Per me – ci confida un signore – questo è l’ultimo anno. Con la caccia ho chiuso. Troppi vincoli da una parte e troppi rischi dall’altra. Ci stanno addosso neanche fossimo dei criminali e se cacciamo una preda vietata rischiamo il penale. Sequestro del fucile e processo per direttissima».
Le Acli, Associazioni cattoliche lavoratori italiani, compiono 80 anni e per l'occasione incontreranno Papa Francesco…
ROMA (ITALPRESS) – “Non vietiamo nella maniera più assoluta gli investimenti nel fotovoltaico, ma puntiamo…
È una scena triste quella apparsa nel pomeriggio di ieri nel quartiere Badia, nel laghetto…
Sarebbero stati momenti concitati e violenti quelli vissuti a bordo di un treno della linea…
Botta e risposta tra amministratori, politici e ambientalisti sul tema della raccolta del verde in…
ROMA (ITALPRESS) – “Sono 2 miliardi e 800 milioni messi a disposizione per la parte…