Per l’ottava volta il Comune di Brescia perde una causa di risarcimento in favore di famiglie di immigrati residenti in città. Nessuna novità, come nei casi precedenti il giudice ha stabilito che il bando per l’elargizione dei famosi bonus bebè alle sole famiglie bresciane è discriminatorio, ed ha accolto il ricorso presentato da quattro coppie extracomunitarie, alle quali andranno circa 3mila euro cadauna. Altri 15mila andranno all’Asgi, l’Associazione Studi Giuridici sull’Immigrazione, e in più ci sarà ovviamente il rimborso per le spese processuali.
Tutto finito? Per niente, le cause continuano ad arrivare, e la Loggia nei prossimi mesi dovrà aprire la borsa diverse volte. Se in passato, cioè con la vecchia amministrazione, però il mandato agli avvocati era quello di tentare di vincere le cause, con la nuova Giunta la strategia sembra essere diversa. Emilio Del Bono ha annunciato che d’ora in poi si cercherà la strada della contrattazione per evitare di finire ogni volta in Tribunale. Le parole del sindaco sulle colonne di Bresciaoggi che riporta la notizia nell’edizione odierna: «Si tratta dei cascami della vecchia amministrazione Paroli; le conseguenze nefaste che ricadono sul presente di una scelta scellerata, il bonus bebè. Il fatto che per l’ottava volta il Comune sia stato dichiarato soccombentedà l’idea di come la cosa sia stata fino a qui gestita con grande superficialità».
(a.c.)
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