Sono state dissequestrate le due discariche d’amianto presenti nel Bresciano, sequestrate lo scorso ottobre dopo che la Procura aveva iniziato un’indagine per presunte irregolarità nelle modalità di smaltimento dei sacchi contenenti l’amianto. Alla prima, la Ecoeternit di Montichiari, sono stati tolti i sigilli lo scorso 25 luglio, mentre il 21 agosto è toccato a quella di via Brocchi di proprietà della Profacta di San Polo.
Sono anni che i residenti e in particolare i comitati ambientalisti (Codisa e comitato spontaneo contro le nocività in testa) segnalano irregolarità nello smaltimento dell’amianto. Irregolarità che avevano portato ad indagini più approfondite. Il fondo dell’ex cava infatti tratteneva acqua e qualche sacco d’amianto non era perfettamente sigillato. Il magistrato ha chiesto alla Regione di fare maggiori controlli sul ciclo dei rifiuti, oltre ad un Aia più stringente, per tutelare i residenti.
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