Green Hill, l’adozione definitiva dei beagle “costa” 100 euro l’uno
Comunque si chiuda il processo, i 2.639 beagle sottratti da Green Hill rimarranno nelle proprie famiglie d’adozione. A darne la conferma è il Corsera di Brescia secondo cui è stato proprio il sostituto procuratore Ambrogio Cassiani, titolare dell’inchiesta insieme al procuratore aggiunto Sandro Raimondi, a disporre la vendita dei beagle, oggi ancora sotto sequestro preventivo, alle famiglie che li hanno accolti in casa propria e che, dopo questo passaggio, diventeranno proprietari a tutti gli effetti dei beagle.
Ogni adottante dovrà pagare una cifra simbolica per completare l’adozione. Cento euro per ogni esemplare che finiranno in un fondo creato appositamente dalla procura in Banca Etica, per un totale di circa 300 mila euro che rimarranno lì congelati fino all’esito del processo per maltrattamenti su animali. A quel punto, esistono due opzioni. Se i quattro imputati al vertice della Marshall, l’azienda americana proprietaria di Green Hill, saranno assolti i soldi depositati torneranno a disposizione della multinazionale come risarcimento danni, mentre in caso di condanna quei 300 mila euro finiranno dritti nelle casse dello Stato. Una cosa però è certa: i beagle non torneranno mai più nell’allevamento di Montichiari.