Davide e Andrea ora riposano uno accanto all’altro, nel cimitero di Ono San Pietro: ieri i funerali hanno raccolto, intorno alla madre e ai nonni dei due fratellini trovati carbonizzati nel letto della casa del padre, oltre 2000 persone. La parrocchia di Sant’Alessandro era piena dentro e fuori. "Come si fa a non essere turbati. È troppo grave ciò che è avvenuto; il modo in cui i ragazzini hanno concluso la loro vita proprio quando dovevano iniziarla", dice Mario Olmi, vicario del Vescovo di Brescia, che ha concelebrato i funerali. Poche le parole parroco, don Pierangelo Pedersoli: «Padre, perdona loro perchè non sanno quello che fanno». Immediato pensare al padre, Pasquale Iacovone, principale sospettato della tragedia, anche se il fascicolo della procura di Brescia resta aperto per omicidio, ma ancora a carico di ignoti. Ieri i primi risultati delle analisi hanno mostrato come non ci fosse veleno nei due fratellini, che comunque erano già morti prima del rogo. L’ipotesi più accreditata sembra quindi ora quella del soffocamento.
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