Il Tar ha accolto il ricorso presentato dalla Lega Anti Caccia annullando così la delibera di giunta (40/36 del 2012) sui richiami vivi. Quell’atto legislativo regionale era stato concordato sia con Ispra che con la Comunità Europea e consentiva la cattura dei richiami vivi riducendone nel tempo la quantità. "Questa è una sentenza amara frutto di una cieca e bieca intransigenza animalista che azzera un percorso condiviso che accoglieva le istanze europee tutelando al contempo le tradizioni locali – dichiara Rolfi -. Noi non accetteremo che la politica venatoria ci sia imposta da ultrà animalisti con il placet della magistratura. Vogliono annientare tradizioni secolari che per il nostro territorio rappresentano anche un fortissimo traino economico e occupazionale. I cacciatori continueranno giustamente a essere tali anche se qualcuno vuole relegarli all’illegalità. La Lega Nord non starà a guardare"
Sono 54 i lavoratori di Antares Vision per i quali la società che offre ecosistemi…
PALERMO (ITALPRESS) – “Da parte mia non c’è nessuna volontà di entrare in conflitto con…
«Mamma, papà se dovete fare acquisti portatemi a giocare»: è con questo slogan che l'amministrazione…
MILANO (ITALPRES) – “Nel 2024 si svolgono elezioni in Paesi che rappresentano più della metà…
ROMA (ITALPRESS) – Provengono da due mondi politici agli antipodi, ma hanno deciso di lavorare…
È fitto il programma del Maggio monteclarense che ha il suo culmine questo weekend con…