A.T., imprenditore di Lumezzane, A.P., geometra di 36 anni di Rodengo Saiano e M.R., 44enne responsabile dell’Ufficio tecnico di Castel Mella, sono stati riconosciuti colpevoli e dovranno scontare una condanna di 3 anni di reclusione, l’interdizione dai pubblici uffici per 5 anni e pagare una provvisionale da 50 mila euro come risarcimento per il Comune di Castel Mella. E’ già stato scagionato da tempo invece l’assessore all’Urbanistica di allora, Mauro Galeazzi (leggi la notizia).
Il pm Silvia Bonardi ha sostenuto le accuse e convinto i giudici spiegando i rapporti tra l’imprenditore di Lumezzane, interessato alla trasformazione urbanistica di un lotto di terreno a Onzato dove avrebbe voluto costruire un supermercato, il suo geometra A.P. di Rodengo Saiano, legato a M.R., e quest’ultimo, assessore a Rodengo, colui che avrebbe di fatto accelerato l’iter amministrativo e rimosso un vincolo ambientale sull’area scelta per l’edificazione del supermercato. La tangente ammontava a 22mila euro, di cui 10 mila erano già stati versati al momento dell’indagine, a marzo del 2011 (leggi qui alcune delle notizie di allora).
(a.c.)
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