Oltre 200 candelotti di dinamite conservati in una cassa di legno e immersi nella segatura sono stati rinvenuti dai carabinieri della Compagnia di Breno in un’abitazione di un paese dell’alta Valle. Sono stati trovati da un 61enne del luogo, mentre puliva un appezzamento di terreno incolto. Da quanto è stato ricostruito, la dinamite dev’essere stata occultata almeno 25 anni fa dal suocero del 61enne, ora deceduto, che faceva il fochino, cioè persona autorizzata all’uso di dinamite e simili per la demolizione della roccia nelle cave o per la costruzione di gallerie.Come riporta il Bresciaoggi l’esplosivo è stato fatto brillare ieri sera nella Valle delle Messi, a Ponte di Legno, da due militari del nucleo artificieri antisabotaggio del Comando provinciale dell’Arma coordinati dal capitano Roberto Rapino. L’area, presidiata dai carabinieri della locale stazione, dagli agenti della polizia locale e dai volontari della Protezione civile dell’Unione dei Comuni dell’alta Valle e da un’équipe medica degli «Amici» di Ponte di Legno, ha attratto molti curiosi per lo scoppio e per le luci. La pericolosa operazione di bonifica è stata portata a termine ed è filato tutto liscio. Nelle prossime ore il Comando provinciale renderà noti i dettagli relativi all’indagine che ha portato al ritrovamento dei candelotti.
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