Per il passaggio della Tav le loro case saranno abbattute, eppure gli inquilini hanno appreso la notizia dai giornali lo scorso anno. Per questa mancata comunicazione sono 70 persone quelle che hanno depositato al Tar di Brescia lunedì scorso, in cui si chiede la sospensione della nota di approvazione del progetto definitivo relativo alla linea Alta Velocità Milano-Verona. Come scrive il Giornale di Brescia, resistenti nella causa sono il Cipe (Comitato interministeriale per la programmazione economica) l’Italferr, il Ministero delle Infrastrutture e dei trasporti, il Comune di Brescia e la società Rfi Spa, la Rete ferroviaria italiana. In ballo il futuro di 23 famiglie che abitano nelle tre palazzine di via Toscana in città, che entro il gennaio prossimo dovranno essere evacuate.
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