Sono comparsi per la seconda volta, a Lumezzane e Sarezzo. Subito (parzialmente) coperti con adesivi, hanno provocato non poco rumore nelle cittadine valtriumpline. Si tratta dei manifesti del «Movimento fascismo e libertà – Partito socialista nazionale». Profondo lo sconforto da parte di tanti cittadini memori di ciò che ha signficato veramente il fascismo che ora sembra l’unico modo per risollevare le sorti nazionali dopo anni di crisi. Sconforto, e rabbia, anche da parte della sezione Anpi di Lumezzane. Il portavoce Gianpietro Patelli intervistato su Bresciaoggi in edicola stamane: «Quella avvenuta dopo la ricorrenza del 2 Giugno è stata la seconda ondata di affissioni. Le prime locandine sono apparse dopo il 25 Aprile. Abbiamo subito segnalato il caso al gruppo provinciale e al sindaco chiedendo la rimozione sulla base della Costituzione. Ma purtroppo l´amministrazione non ha potuto fare nulla: i manifesti sono stati autorizzati dall´Aipa (il concessionario del servizio di affissione) seguendo le procedure. Pertanto non si possono né togliere né coprire». Sul perché proprio a Lumezzane e Sarezzo siano stati affissi, e da nessun’altra parte in provincia, Patelli sembra non avere dubbi: «Sorge il dubbio che in Valgobbia ci sia qualche nostalgico finanziatore. Queste forze vogliono inserirsi in una comunità castrata dalla crisi e marchiata da una pesante sofferenza».
(a.c.)
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