Il modus operandi era ormai consolidato. Si presentavano alla porta di anziani signori, preferibilmente soli e preferibilmente di mattina, spacciandosi per i tecnici di una fantomatica società per la rilevazione di eventuali fughe di gas. A quel punto chiedevano agli anziani un acconto, se non addirittura l’intera somma (pari a 400/500 euro), per l’installazione del rilevatore, per poi sparire. Dopo l’ultima truffa messa a segno, i carabinieri di Vestone hanno iniziato un’accurata attività investigativa, analizzando i dati in possesso relativi ai controlli del territorio e incrociandoli con le numerose testimonianze dì residenti locali della Valsabbia, dove sono state messe a segno le truffe. A quel punto i militari si sono concentrati su due autovetture, una Ford Fiesta di colore grigio e una Polo nera, con a bordo quattro soggetti, tre dei quali pregiudicati per reati specifici. A quel punto è scattata la denuncia ai danni dei quattro, ritenuti i responsabili delle truffe. Si tratta di quattro ragazzi, il più giovane del 1992 residente a Paderno Franciacorta, un altro del 1988 di Collebeato, il terzo del 1985 di Colico e, infine, un giovane del 1981 di Ghedi.
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