«Tutto ciò che mi rimane è un pacchettino con due ciuffetti di pelo chiaro scuro, un guinzaglio, una pettorina rossa, mille foto fatte insieme e 535 giorni circa indimenticabili». E’ questo il messaggio che Sara affida a Facebook per annunciare la morte del suo amato Jerry, il bretone di 14 anni diventato tristemente famoso nel novembre 2011 dopo essere stato seppellito vivo dal suo padrone ed essere sopravvissuto all’esperienza. Una coppia di fidanzati che passeggiava nella campagna di Desenzano aveva udito alcuni lamenti provenire da un cumulo di macerie e detriti e avevano chiamato aiuto. Jerry, sopravvissuto per 40 ore sotto le macerie era stato così trasportato prima al canile sanitario per l’identificazione e le cure, poi al canile di Desenzano dove per lui è iniziata la corsa all’adozione. E così, dopo un mese di coccole da parte dei volontari del canile, Jerry è entrato a far parte della vita di Sara, colei che fino a venerdì scorso si è presa cura di lui e dei sui problemi al cuore. «Quell’essere così dolce dal cuore tanto fragile continuerà a vivere nel mio cuore – scrive la sua nuova padrona -. Un cane così straordinario per ciò che gli è capitato, credeva che la sua vita fosse finita un anno e mezzo fa ma quello che pensiamo quasi tutti dopo averlo conosciuto è che la sua voglia di vivere gli abbia dato un’altra occasione». Purtroppo nell’ultimo mese le suo condizioni cardiache sono peggiorate, «abbiamo provato molte terapie ma il suo cuore era ormai stanco. Grazie a tutti quelli che si sono interessati a lui».
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