(a.c.) Se a settembre, è ormai certo, chiuderà definitivamente i battenti il tribunale, già a fine aprile Salò potrebbe perdere anche il Giudice di pace. Il Ministero della Giustizia infatti ha comunicato che è disposto a continuare a pagare lo stipendio al giudice, a patto che gli enti si facciano carico di ogni altra spesa: sede, utenze energetiche, cancelleria e personale amministrativo. Per il giudice di pace di Salò si tratterebbe di trovare le risorse per pagare 5 dipendenti amministrativi, e altri 30/40mila euro per la gestione della sede.
Il sindaco Barbara Botti, disposta pure a perdere la sede di Salò in favore di un comune della sua zona, ha dichiarato sulle colonne del Giornale di Brescia in edicola stamane che sarebbero circa 2 euro per ogni residente le quote che i comuni limitrofi dovrebbero pagare per non far trasferire il giudice in città. Nelle intenzioni tutti i sindaci sono d’accordo circa l’importanza di evitare il trasferimento, nei fatti però sarà estremamente difficile trovare le risorse necessarie.
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