Ancora nessun accordo tra Provincia e Comune per l’eventuale costo aggiuntivo per permettere agli studenti, che già pagano sei euro in più per utilizzare i pullman sia extraurbani che urbani, di poter usufruire anche della metro. Una situazione che si è complicata a inizio aprile quando alcune linee urbane che conducevano ad alcuni istituti sono state soppresse o modificate. La conseguenza? I giovani sono costretti a prendere la metro pagando il normale biglietto. Per venire incontro alla problematica, riporta il Giornale di Brescia, sono intervenute le due aziende di trasporto della provincia, Sia Spa e Saia Spa, che in una lettera indirizzata a Brescia Mobilità si dicono disponibili, per il prossimo bimestre, a pagare loro stessi il "plus metro" con un «ragionevole importo forfettario».
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