Macroregione del Nord, trattenere almeno il 75% del gettito fiscale, e ottenere maggiori competenze dallo Stato. Questi i punti chiavi del discorso che ieri ha fatto Maroni, il suo primo da governatore al Consiglio. Non solo cose da fare ma anche da eliminare: come Equitalia che sarà da «sostituire entro l’anno con un ente di riscossione regionale», uno strumento più sensibile ai problemi dei cittadini. Come riporta il Bresciaoggi sono tre le priorità di Maroni: combattere la crisi economica, con «un pacchetto di misure choc» da 1,1 miliardi di euro, di cui «500 milioni per lo smobilizzo dei crediti che le pmi vantano con gli enti locali»; contrastare la criminalità organizzata e ogni illegalità; ridurre i costi della politica, puntando a meno 10 milioni di costi di funzionamento della Giunta entro la fine della legislatura. Altre questioni da tener presenti, poi, l’Expo 2015, e lo studio di una moneta complementare. Soddisfatti i bresciani in regione, e piena condivisione da presidente e copresidente del gruppo Pdl, Mauro Parolini e Claudio Pedrazzini. Dai banchi dell’opposizione il Pd dice no alla "nuova" Equitalia e alla moneta complementare, mentre da parte dei 5 Stelle il motto è "pulizia" con una netta presa di distanza dal manetnimento dell status quo creato da Formigoni.
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