"Apprendiamo con grande soddisfazione la sentenza che ha accolto il ricorso presentato da due delegati FIOM presso l’IVECO di Brescia, contro le sanzioni che l’Azienda aveva comminato loro, per non aver preventivamente informato l’Azienda della loro adesione allo sciopero proclamato da FIOM CGIL il 9 febbraio 2012. La sentenza ripristina un fondamentale principio di libertà che ha natura costituzionale", socì dichiarano gli onorevoli Luigi Lacquaniti e Titti di Salvo del Sel di Brescia." Non si vede come l’IVECO di Brescia abbia potuto esercitare un atto palesemente illegittimo e contrario ai fondamenti della Costituzione repubblicana, senza attingere all’arroganza di cui l’Azienda e il Gruppo di cui essa fa parte, hanno purtroppo dato prova tante volte nelle relazioni sindacali negli ultimi anni. Questa sentenza insegna che lo sciopero rimane diritto insindacabile dei lavoratori, che non può in alcun modo essere limitato o condizionato, nemmeno vincolando i lavoratori alla preventiva comunicazione della loro adesione. Ai lavoratori Giordano Cressi e Cristian Gaudenzi il nostro ringraziamento e la nostra attenzione alla difficile situazione in cui versano le relazioni all’interno dell’Azienda, e il nostro impegno più volte confermato in campagna elettorale, per una legge che riformi la materia della rappresentanza sindacale".
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