Morosità incolpevole, un problema che assedia Brescia negli anni della crisi. Per questo tra il 2011 e il 2012, il Comune ha stanziato 370mila euro per aiutare inquilini in questa situazione ma ne ha erogati solo 88.931. "Abbiamo ricevuto 125 domande, pochissime, e 35 di queste sono state sinora finanziate", ha comunicato l’assessore alla Casa Massimo Bianchini al Bresciaoggi durante una riunione della commissione presieduta da Giovanni Aliprandi dell’Udc. Il punto è che per attuare questa linea di intervento deve essere d’accordo il padrone dell’abitazione, disponibile, dopo il contributo del Comune a coprire parzialmente la somma necessaria, a rinnovare il contratto o con ribasso del canone o con passaggio al canone concordato. Secondo il consigliere Claudio Bragaglio del Pd la responsabilità è spesso dei proprietari, "che avevano anche promesso 30-40 alloggi per l’emergenza, mai visti". E continua "E’ l’ente locale che deve farsi carico dell’emergenza", criticando la prefettura di entrare in gioco solo per motivi di ordine pubblico e addossando gravi colpe per l’aumento degli sfratti alla Regione che ha ridotto il fondo per il sostegno agli affitti da 1 milione 200 euro a 300mila euro.
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