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“L’Ultima luna – Garda by night”, il film che racconta il disagio giovanile del Basso Garda

Il film “L’Ultima Luna – Garda by night” è nato come un progetto per far riflettere i giovani sulle conseguenze dei loro gesti e sul valore della vita, ha il patrocinio del Dipartimento nazionale di Giustizia minorile e dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Lonato del Garda, dove sono state girate alcune scene. Il trailer del film, il cui lavoro si concluderà tra una decina di giorni, è stato presentato ieri sera (7 marzo 2013) a Lonato del Garda, in Sala Celesti, alla presenza di autorità, attori e collaboratori, comparse, stuntman e sponsor. Hanno collaborato al progetto anche la Polizia locale, l’associazione Lonato Emergenza e la protezione civile, la Casa famiglia Rama.Dan di San Tomaso e la struttura ospedaliera “Madonna del Corlo” di Lonato. L’iniziativa ha il sostegno anche dell’Associazione italiana familiari e vittime della strada.

«Il regista gardesano Alberto Moroni ci ha chiesto la collaborazione per questo film che tratta di un argomento importante come il disagio giovanile nella nostra zona, il Basso Garda – spiega l’assessore alla Cultura Valerio Silvestri –. Un tema molto delicato e di attualità a cui sia l’Assessorato alla Cultura che quello ai Servizi sociali del nostro Comune dedicano attenzione ed energie, attraverso attività di prevenzione. Ci auguriamo che film come questo possano servire a evitare le tragedie che le scene proposte nella finzione cinematografica ci mostrano. Questo è uno dei tanti progetti. Come amministrazione, siamo aperti ad altre collaborazioni nel settore della prevenzione e nell’interesse dei giovani».

«Non c’è un’intenzione moraleggiante nelle immagini che racconto nel film “L’Ultima Luna” – afferma il regista Alberto Moroni – senza dubbio c’è però tanta voglia di fare una radiografia oggettiva all’universo giovanile, ponendo un occhio di riguardo proprio sulla dimensione nottambula, in particolare gardesana. Dimostrando che in mezzo a tanti angoli bui, c’è sempre un’occasione per ritornare a galla, basta saperla cogliere». 

«È un film nato per infondere speranza. Vogliamo sperare nel futuro e nel bene dei giovani. Il cinema è una mezzo di comunicazione efficace tra più generazioni ed è il dialogo tra adulti e giovani il ‘rimedio’ che può aiutare a prevenire il disagio e i mali di questa società malata e stanca. Nel realizzare questo progetto la vecchia e la nuova generazione hanno collaborato, registi e giovani attori insieme per portare al pubblico un messaggio positivo, di fiducia nel domani». Dichiara Umberto Napolitano, cantautore e sceneggiatore che ha accolto l’idea del regista Moroni per curarne la sceneggiatura e la colonna sonora.

Tutto nasce da un’idea, una sera, di fronte a una luna misteriosa. Alberto Moroni, attore e produttore cinematografico, fondatore della Garda Produzioni Film, da genitore vede come molti giovani buttino via le proprie vite, talvolta in modo irreparabile… “Bisogna fare qualcosa!”, si è ripetuto più volte. Finché un giorno, parlando con il suo amico e collega Luca Raffaelli emerge una soluzione: cinema e televisione riescono a comunicare meglio con i giovani e portano loro messaggi più diretti e comprensibili. Nasce così l’idea “L’Ultima Luna”, un film dai colori e temi forti, dai contenuti ad alto impatto sociale, con lo scopo di mostrare ai giovani le conseguenze dei loro gesti. Alberto è entusiasta del progetto: ne parla con molti amici, trovando interesse e sostegno da parte di tanti. Tra questi, uno dei più convinti si dimostra essere Umberto Napolitano, famoso cantante italiano e sceneggiatore che da subito sposa il progetto.

Il 27 giugno 2012 a Castiglione delle Stiviere (Mn) svolge la conferenza dal titolo “Il Cinema contro il disagio giovanile”, occasione in cui viene presentato il progetto. Tra la proiezione dei promo (girati con attori emergenti locali e con la collaborazione amichevole di Gianni Cinelli) e gli interventi di Alberto Moroni, Umberto Napolitano, Idris Sanneh, Antonella Ruggiu, Daniela Ramazzotti (Casa Famiglia Rama-Dan), Domenico Musicco avvocato e presidente dell’Associazione italiana familiari e vittime della strada. l’intero progetto “Il cinema contro il disagio giovanile”.

La speranza, commenta il regista Alberto Moroni, «è che questo lavoro abbia un’azione educativa immediata sui più giovani e serva agli adulti per capire cosa significa il disagio giovanile. È un film ad alto impatto sociale, che tratta tematiche forti quali l’abuso di droghe, alcol, gare clandestine, violenze e abbandono di minori, in un contesto sociale dove vige la legge del più forte. Vogliamo dimostrare che non tutte le porte della speranza sono completamente chiuse e che esiste sempre, per ognuno, la possibilità di risollevarsi».

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Redazione BsNews.it

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