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Metropolitana, migliaia in coda per una corsa

(e.b) Tutti in carrozza, si parte. Con il taglio del nastro alle 13 dal piazzale della stazione, Brescia questa mattina ha inaugurato l’avvio della sua nuova metropolitana leggera, l’opera pubblica più importante , complessa e costosa della storia bresciana. Sul palco a celebrare la partenza del Metrobus c’erano proprio tutti, dal sindaco Adriano Paroli al senatore del Pd Paolo Corsini (già sindaco di Brescia), dal neoeletto presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni all’attuale assessore regionale Gilardoni, ma anche tutta la giunta comunale, in testa il vicesindaco Fabio Rolfi e l’assessore ai Lavori Pubblici Mario Labolani, il vescovo di Brescia Luciano Monari e tutti coloro che, a vario titolo hanno contribuito all’ideazione, progettazione e realizzazione della metropolitana bresciana. La metropolitana è entrata ufficialmente in funzione a partire dalle 16 di ieri e oggi si potrà viaggiare gratuitamente fino alle 22. “La più grande soddisfazione è quella di essere riusciti a fare quel che avevamo programmato – ha esordito il sindaco Paroli dal palco – ci inorgogliscono le capacità amministrative e imprenditoriali che ha saputo mettere in campo questa città”. Capacità che riguardano vivi e morti, “primo fra tutti l’allora sindaco Pietro Padula che tra l’85 e il ’90 chiese all’allora presidente di Asm Capra la programmazione del Metrobus”. Ci sono voluti quasi 30 anni per vederla ultimata, “e specialmente in questi ultimi 10 sono stati tanti i disagi che cittadini e commercianti hanno dovuto sopportare – aggiunge Paroli – ma gli sforzi ci hanno portato fino a qui, orgogliosi di poter consegnare alla città un’infrastruttura moderna, all’avanguardia e in grado di cambiare il modo di muoversi dei bresciani”. E i bresciani hanno risposto in massa, affollando la cerimonia inaugurale, consapevoli di entrare a far parte di un pezzo della storia bresciana. Una storia che ha coinvolto oltre 600 aziende del territorio, ha dato lavoro a più di 6.500 operai (di cui due hanno perso la vita proprio nei cantieri del Metrobus) e ha impiegato 4,5 milioni di ore per giungere a compimento.

17 stazioni in totale – Prealpino, Casazza, Mompiano, Europa, Ospedale, Marconi, San Faustino, Vittoria, Stazione Fs, Brescia Due, Lamarmora, Volta, Poliambulanza, San Polo Parco, San Polo, Sanpolino e Sant’Eufemia/Buffalora – tutte realizzate sul modello del metrobus di Copenaghen, moderne, luminose, sicure, affidabili, belle e all’avanguardia. “Grazie alla metropolitana – ha ricordato l’ex sindaco Paolo Corsini – non si è realizzato solo un determinante potenziamento del trasporto pubblico locale, ma si diminuirà l’incidentalità sulle strade, si modernizzeranno gli stili di vita, e risparmieremo tempo”. Dal presidente Maroni la promessa di continuare ad occuparsi della nostra città, ma anche di garantire “il sostegno della Regione per la gestione del nuovo mezzo di trasporto, un’eccellenza per tutta la Lombardia”. L’unica nota stonata di una giornata di grande festa per tutta la città di Brescia arriva, invece, dal comitato “Cittadini come tutti” che da anni sensibilizza l’opinione pubblica sulle difficoltà delle persone disabili. “La metropolitana è un’opportunità importante, ma che risolve solo in parte il problema di accessibilità del trasporto pubblico cittadino da parte di chi si muove in sedia a rotelle – spiega la portavoce del comitato Gloria Gobetti – attualmente solo un terzo delle fermate degli autobus è senza barriere architettoniche e solo il 70% dei mezzi è attrezzato per il trasporto disabili. Le stazioni della metropolitana saranno anche accessibili, di certo non ora che i cantieri esterni sono ancora in alto mare così come le opere complementari”. Ora non resterà che attendere l’impatto che avrà il nuovo Metrobus sui cittadini bresciani, gli unici in grado di decretarne il vero successo.

TUTTO SULLA METRO 

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Il vicesindaco Rolfi: "Giornata storica" 

Labolani: "Fiero di essere stato parte di questa grande opera" 

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Redazione BsNews.it

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