“Zöc dè parole”, un incontro dedicato a Leonardo Urbinati
Poesie, fantasie, storie e storielle in rima e in dialetto: tutte dentro la bella antologia Zöc dè parole (purtroppo oggi fuori commercio) che nel 2.000 il Lions Club BS Host ha dedicato all’attività poetica dello studioso Leonardo Urbinati (1926 – 2009), uomo colto e schivo, ironico e arguto che per i suoi Giochi di parole aveva scelto lo scherzoso nome d’arte Merlin Magù. E Zöc dè parole è il titolo scelto per l’appuntamento di giovedì 21 febbraio alle ore 17 nella Sala Pavoni di Brescia (via Tommaseo, 51) che vuol rendere omaggio a un protagonista della cultura bresciana, filologo, epigrafista, raffinato cultore di quella volgare eloquenza che è il dialetto, poeta dal gusto giocoso e parodistico, autore di versi dalle forme schiette e dirette. L’incontro – a cura della giornalista Piera Maculotti – ha il patrocinio della Circoscrizione Nord ed è promosso dal Gruppo Amicizia Cügianì Bresà, l’affiatato sodalizio di poeti e appassionati del dialetto ideato da Giovanni Scaramella, di cui Urbinati è stato socio fondatore. Insieme ad altri, come il noto cantastorie bresciano Francesco Braghini che – giovedì 21 – arricchirà l’intrattenimento con la sua interpretazione, mentre sarà il professor Gianfranco Grasselli a ricordare il forte legame del poeta Merlin Magù con il territorio della Pavoniana, al centro di alcuni dei suoi più significativi giochi poetici. Partecipano all’incontro Marco Rossi, Presidente Circoscrizione Nord, Battista Orizio, studioso di storia e tradizioni locali e Dario Tornago, poeta ed esponente della Giuria del Premio di poesia in dialetto bresciano intitolato a Scaramella, che Urbinati ha concorso a promuovere fin dalla sua istituzione nel 1981. Sarà presente la moglie Emilia Balestrini, a cui Leonardo Urbinati ha voluto dedicare l’antologia poetica Zöc dè parole.