"Sono un cittadino italiano reso disabile al 100% per mano dello Stato e non esiste un responsabile. Nessuno mi ha chiesto scusa, nemmeno è stato proposto un risarcimento. Così mi sono chiesto: ha ancora senso vivere in Italia?". Si è espresso così Paolo Scaroni, il tifoso bresciano pestato alla stazione di Verona più di 7 anni fa al termine di una partita. Alla fine Paolo ha deciso di restare qui, “per la famiglia e gli amici”. E’ ancora in attesa delle motivazioni della sentenza dello scorso 18 gennaio quando i giudici di Verona hanno assolto per insufficienza di prove i poliziotti accusati di averlo picchiato. In ogni caso Paolo è deciso a ricorrere in appello. Ora si limita a continuare la sua consueta fisioterapia, quella che non gli serve a migliorare ma almeno a restare così com’è. Sfiduciato e deluso anche il padre di Paolo che aggiunge: “ io non ho più fiducia nella giustizia. Ci sono cittadini di serie A e serie B, mio figlio evidentemente appartiene alla seconda categoria".
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