Un’indagine epidemiologica del 2009 avrebbe confermato una più alta frequenza di tumori nella zona di Castiglione rispetto al resto del mantovano. L’attuale capogruppo di Sinistra Ecologia e Libertà di Palazzo a Bagno, Franco Tiana, lancia un allarme alla Gazzetta di Mantova: "L’amministrazione provinciale già tempo fa si è impegnata a creare un tavolo di lavoro unico che coinvolga, oltre al Comune e alla Provincia, anche Asl e Arpa. Per andare avanti con i lavori, però, serve anche la collaborazione di Asl, Arpa e amministrazione provinciale di Brescia, che però al momento non hanno accettato i nostri inviti a collaborare". Secondo Tiana e altri componenti della commissione Ambiente della Provincia, i veleni presenti nel sottosuolo castiglionese potrebbero essere causati dalle attività industriali della Bassa Bresciana. "La priorità resta quella di convincere gli enti bresciani a collaborare con noi – commenta Tiana al quotidiano mantovano – Il primo passo sarà verificare la qualità delle acque di scarico e delle emissioni in atmosfera delle industrie locali e il completamento delle bonifiche ambientali in atto. Servirà inoltre proseguire con un’indagine sulle leucemie, malattie dove il rapporto causa effetto con l’inquinamento è più stretto".
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