Sulla questione Aeroporto di Montichiari e in generale sulle Infrastrutture provinciali interviene Gian Antonio Girelli, capolista del Partito Democratico alle prossime elezioni regionali.
“Il preannunciato declassamento dello scalo bresciano da parte del Ministro Passera, che fortunatamente possiamo ancora scongiurare, è l’ennesima testimonianza dell’incapacità gestionale da parte degli amministratori del Centro destra ed in particolare della Lega nel saper coinvolgere il mondo economico bresciano e la regione sulla questione. Sono anni che invochiamo una strategia condivisa e rimaniamo inascoltati. Anche nella question time che ho presentato in Regione nel marzo 2012 ebbi conferma da parte dell’allora assessore alle infrastrutture Cattaneo della mancanza di autorevolezza della Provincia di Brescia sulla vicenda. Nondimeno – continua Girelli – se ricordiamo che la Lega aveva avuto a Roma, fino a poco tempo prima e per un lungo periodo, nel Ministro Maroni un autorevole interlocutore”.
“Serve quindi un cambio di passo, una regione che sappia mettere al centro una reale politica aeroportuale che insieme alle altre regioni del Nord costruisca una rete di Aeroporti connessi tra loro e con vocazioni specifiche (passeggeri di linea, charter, merci) e per farlo c’è bisogno di una nuova autorevolezza che solo un cambio di guida politica può dare.”
“Allo stesso tempo anche sulle infrastrutture viarie serve un cambio di passo. Affrontare i temi della viabilità, che determina elevatissimi costi in termini di perdite di tempo, e un rilevante aumento delle emissioni inquinanti, puntando su molti “piccoli” progetti (anche relativi a infrastrutture puntuali) che consentano di ridurre la congestione sia per i cittadini che per le merci, costruendo soluzioni a basso impatto sui territori attraverso un approccio negoziale con gli enti locali. Più spazio alle piccole opere, rispetto ai grandi progetti che non finiscono mai. Questo è al centro del programma politico di Umberto Ambrosoli”
“Infine sulla Metropolitana di Brescia scontiamo un ritardo e una mancanza di dialogo con la Regione in termini di strategia e finanziamento. E’ del tutto evidente che la Metropolitana cittadina può funzionare al meglio solo se è previsto il suo allungamento a nord ed a est. Regione Lombardia non è stata minimamente sollecitata ad inserire questo progetto nei suoi ambiti strategici. Una maggioranza dello stesso colore politico che va dalla Loggia al Pirellone sembra essersene dimenticata!”
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