Appuntamenti organizzati sull’web: incontri a sfondo sessuale progettati da uomini che si spacciavano per minorenni accordati via internet che poi si sarebbero dovuti svolgere in città e provincia. Gli adescati si ritrovavano ai parcheggi di grandi supermercati e, alla fine dell’incontro, venivano minacciati di essere denunciati se non avessero pagato migliaia di euro. Le vittime terrorizzate da una possibile denuncia di abuso di minore, pagavano. In realtà nessuna delle persone coinvolte era di fatto minorenne. Qualcuno ha denunciato il fatto e a giugno sono stati arrestati 3 uomini, un italiano e un albanese che ieri sono stati condannati a pene comprese tra i 4 anni e i 10 anni e 8 mesi di carcere. Tra i reati imputati estorsioni, rapine e un sequestro di persona. Le indagini sono state condotte dai carabinieri delle compagnie di Verolanuova e di Salò che avevano raccolto le denunce di due vittime, residenti a Moniga e a Ghedi. La pena più alta, 10 anni e 8 mesi, è stata inflitta all’italiano di 21 anni, mentre un rom è stato condannato a 10 anni e l’altro rom a quattro.
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