La perquisizione della Guardia di Finanza nella sede della Lega Nord, a Milano e a Torino, nell’ambito dell’inchiesta sulle quote latte, riporta al centro dell’attenzione il mondo dell’agricoltura. I reati ipotizzati sono bancarotta fraudolenta e corruzione, ma da via Bellerio hanno già dichiarato che “ La Lega non c’entra nulla".
Secondo Gianantonio Girelli, consigliere regionale del Pd, “si continua a non rivolgere abbastanza attenzione ai temi dell’agricoltura, quella vera, quella sana, che lavora e si sacrifica. Invece, ancora una volta aleggia l’ombra di una parte della politica italiana sulla difesa di interessi illegittimi, come quelli delle quote latte non rispettate”. E tutto ciò, aggiunge Girelli, è “reso ancora più grave dal sospetto, per quanto smentito dagli interessati, che i politici della Lega abbiano opposto agli investigatori la loro immunità parlamentare, per evitare così che venissero trovati documenti compromettenti. Questo è quello che si è portati a pensare, considerato quanto era successo all’epoca sulla vicenda quote latte, quando il Carroccio volle difendere a tutti i costi un manipolo di allevatori che non intendevano stare dentro i limiti imposti dalla Ue e per permettere loro di ritardare il pagamento degli sforamenti”.
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