La vicenda MAC, che si sta consumando ormai da mesi, ed è la vicenda non tanto e solo di un’azienda, ma di lavoratori, per i quali il lavoro non è soltanto un’attività, ma è una loro parte vitale e vivente, è parte integrante del loro corpo, della loro mente, dei loro pensieri, delle loro emozioni mette tragicamente in evidenza la crisi della politica, che non ha saputo opporsi in modo adeguato ed autorevole al rifiuto della dirigenza aziendale di discutere dell’accordo dell’aprile 99 ed ha guardato immobile l’incertezza del futuro e la paura del domani di questi lavoratori e delle loro famiglie. Chiedo che continui il ruolo di intermediazione del comune tra azienda e organizzazione sindacale, con la condivisione di tutte le forze politiche, perchè credo che, questa crisi, la crisi si risolve con la solidarietà e la partecipazione di tutti, nella consapevolezza che c’è stretta connessione tra difesa dei diritti operai e difesa delle generali libertà di cittadinanza.
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