Altri tre bresciani indagati per “spese pazze” al Pirellone: Peroni, Parolini e Ligasacchi
Sono convocati davanti ai magistrati per gennaio, il 9 e il 10, i tre consiglieri del Pdl e i due della Lega, Margherita Peroni, Mauro Parolini, Vanni Ligasacchi, Renzo Bossi e Monica Rizzi. Sono loro i cinque bresciani che vanno ad aggiungersi agli indagati per peculato in Regione Lombardia dopo Pierluigi Toscani, Enio Moretti e Alessandro Marelli. Alla Peroni, ex assessore della giunta Formigoni, la Procura contesta, scrive il Bresciaoggi, spese per 80.366,05 euro (dal 2008 al 2010), mentre per la Rizzi la cifra si "abbassa" a 25.857,90 euro. Renzo Bossi, le cui spese sono state definite dalla stessa Procura "creative", dovrà spiegare spese per 22.617,27 euro, tra le quali figurano un frigorifero, consumazioni al bar e un tv lcd, ma anche cene e acquisti all’Apple Store. Il figlio del Senatur non si sarebbe fatto mancare rimborsi per aperitivi nei locali alla moda e merendine all’autogrill. Il 6 luglio 2010 paga 24 euro poi rimborsati per «mojito, Campari e Negroni» all’Hollywood Living, la sera prima altri 24 euro per «tre Aperol Spritz». A Parolini sono state contestate spese per 16.721,93, mentre per Ligasacchi, l’ammontare è si 3.698,90 euro tra pieni di carburante, cene e libri "sul tema della politica". Aspro il commento di Roberto Formigoni, che invita la magistratura a controllare anche le spese del centrosinistra "prima delle elezioni".