(a.tortelli) Fanno discutere, in casa Udc, le parole del segretario provinciale Gianmarco Quadrini. Che – rispondendo al Carroccio (QUI LA PRESA DI POSIZIONE DI FABIO ROLFI) – ha definito “decisive” le decisioni dei livelli regionale e nazionale rispetto a un eventuale accordo con Pdl e Lega a livello bresciano. Nel partito cittadino, infatti, non tutti la pensano come lui. “Gianmarco”, spiega il capogruppo in Loggia Andrea Bonetti, “colloca il piano della decisione sul regionale e sul nazionale perché le sue responsabilità sono di quel livello. Ma la questione è più complessa. Tanto per cominciare”, spiega, “trovo prematuro rispondere alle dichiarazioni della Lega, perché – per come ho conosciuto quel partito – potrebbe arrivare presto una smentita. Inoltre, credo che le scelte che riguardano la città vadano compiute a livello bresciano, indipendentemente dalle logiche nazionali. Le mie posizioni, che si pongono in coerenza con la linea attuale e guardano con interesse all’alleanza di centrodestra, sono note. Ma è chiaro”, precisa, “che la linea va decisa all’interno del partito, oltre che coordinata con le altre forze dell’alleanza, e su questo mi esprimo a livello puramente personale”.

Ma se Bonetti si pone in maniera costruttiva, nel partito – in attesa delle decisioni sulla Loggia, che potrebbero arrivare già a fine settimana – il clima appare sempre più caldo. Da due anni (quando ha sciolto i suoi organismi per aprirsi al confronto con le altre forze del centro), infatti, l’Udc aspetta di celebrare un congresso cittadino. Dopo l’estate è stato nominato un coordinamento provvisorio guidato da Michele Russo con due vice: Giorgio Montini e l’ex consigliere dei liberaldemocratici in Loggia Giovanni Petriccione. Una scelta duramente contestata da Paolo Botticini (ex consigliere comunale ed ex segretario della Cdu bresciana), che ha deciso di restarne fuori organizzando il fronte dei “rivoltosi”. Mentre l’ex assessore Nicola Orto viene indicato da molti tra gli scontenti. Martedì, poi, sono arrivate anche le dimissioni di Russo (pare per problemi personali), rendendo ancora più scottante il cerino. La decisione sul suo successore è annunciata per dopo l’Epifania. Ma a quel punto anche i giochi sulla Loggia potrebbero essere chiusi. E qualsiasi scelta – come hanno rivelato diversi esponenti a Bsnews.it nei giorni scorsi – rischia di spaccare ulteriormente il partito.

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Redazione BsNews.it

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