“Circo senza animali”, migliaia di mail di protesta in Loggia. Arcai: “Stanno peggio i carcerati”

La battaglia di Animal Amnesty per fermare il Circo con gli animali ora passa anche da Brescia. Tant’è vero che il sindaco Paroli e tutti gli altri esponenti della sua giunta hanno iniziato a ricevere ricevuto migliaia di e-mail di cittadini bresciani che sostengono la battaglia di Animal Amnesty e vorrebbero smettere di vedere animali come tigri, leoni, giraffe ed elefanti chiusi in gabbia e utilizzati come attrazione “da circo” appunto. Sempre a Brescia poco più di un mese fa gli attivisti di Animal Amnesty hanno filmato gli animali rinchiusi nelle gabbie di un circo. Le immagini sono andate in onda sul TG1 e durante il servizio si vedono alcuni elefanti che dondolano, comportamento che per gli animalisti è un chiaro segnale “di stress”, tesi confermata anche dal Roberto Marchesini, etologo e docente di Scienze comportamentali. Per Marchesini il dondolio degli elefanti poteva essere spiegato con uno stato patologico. Diverso il commento rilasciato dal proprietario del circo che ai microfoni del TG1 ha definito quel comportamento “normale”. Ora gli esponenti di Animal Amnesty chiedono al sindaco Paroli di impedire l’attendamento del circo in città, come segnale di vicinanza alla battaglia contro lo sfruttamento e il maltrattamento degli animali. A dare una risposta ai tanti cittadini bresciani che hanno intasato le caselle e-mail della giunta è l’assessore Andrea Arcai che, rispondendo ad una per rispondere a tutti, ha scritto: “Pensate invece alle condizioni incivili in cui vivono le persone umane in attesa di giudizio presso il Carcere Circondariale di Canton Mombello qui a Brescia” – e ha proseguito – “Altro che animali da circo. Animali da macello sono diventati. Mi dispiace per la giraffina, ma scusatemi se sono più solidale con i miei pari, che soffrono 24 h su 24 in condizioni peggiori e magari sono anche carcerati ingiustamente perchè completamente estranei al reato ascrittogli”. Per finire l’assessore ha invitato gli attivisti “a spedire queste lettere al Ministro di Grazia e Giustizia e ai membri del Governo Monti e per questioni un po’ più umanamente vergognose e disgustose proprio nella città di Brescia, rispetto ai circhi con o senza animali. Ricordati – ha voluto sottolineare Arcai rivolgendosi direttamente al mittente della lettera – che un errore giudiziario può sempre capitare a te come ad un tuo caro”.

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Redazione BsNews.it
Tags: Andrea Arcai

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