Diciotto anni per omicidio volontario aggravato dalla premeditazione. E’ questa la pena a cui è stato condannato Vito D’Angelo, l’uomo di Calvisano che lo scorso Natale uccise a colpi di pista (ma l’arma del delitto non è mai stata ritrovata) il fratello della sua ex compagna Luca Zanella all’interno di un’azienda agricoli. Per lui il pubblico ministero Sandro Raimondi aveva chiesto una pena molto più alta: 30 anni.
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