Non coltivano quei terreni da anni a causa di tutte le diossine che contengano, eppure i proprietari terrieri della zona Caffaro dovranno pagare l’Imu. La Loggia sembra aver ignorato, non concedendo deroghe, che le terre da anni sono improduttive e che i proprietari attendono un risarcimento. "Abbiamo protestato all’ufficio tributi del Comune – spiega Pierino Antonioli, ex coltivatore di 7 ettari in via Rose di Sotto al Corriere – e gli stessi impiegati ci hanno dato ragione. Eppure ci è arrivata ugualmente la richiesta di acconto e il saldo da versare entro il 17 dicembre". Dall’Ici erano stati esentati, ma visto che l’Imu è prevista anche per i terreni incolti ecco aprirsi la pesante questione, che arriverà in Consiglio comunale.
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