Si è aperto con una polemica sul ritorno del Bigio (opera di Arturo Dazzi diventata uno dei simboli del fascismo bresciano) in piazza Vittoria il consiglio comunale di oggi a Palazzo Loggia. Un’operazione che costerà alle casse comunali circa 150mila euro. Ad aprire le danze un’interrogazione del consigliere Pd Federico Manzoni, che ha chiesto alla giunta le motivazioni della scelta e “se non si ritengano più che sufficienti per celebrare i ‘fasti’ dell’origine architettonica della piazza le risorse pubbliche recentemente impiegate per il libro ‘Brescia e il colosso di Arturo Dazzi’”. Invitando la Loggia a ripensare la scelta “in considerazione del carattere certamente non prioritario di tale intervento, specie in un quadro di diffusi tagli alla spesa comunale”. Dura la replica dell’assessore Mario Labolani (che nell’interrogazione precedente, sulla nuova tribuna del Rigamonti, ha anche indossato la sciarpa del Brescia). “L’obiettivo”, ha spiegato, “è quello di ripristinare la versione originale della piazza, riportando al suo posto un’opera di valenza storica e sistemando l’ingresso del parcheggio. Comunque si tratta di un’operazione portata avanti già dall’amministrazione Corsini. Invece di occuparsi di queste cose”, ha concluso, “l’opposizione potrebbe presentare un’interrogazione sulla questione Arici-Sega”.
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