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Inaugura la nuova mostra, Battista Barbieri (1858-1926)

Oggi pomeriggio alle ore 18 presso la sede dell’AAB, in vicolo delle Stelle 4, verrà inaugurata la mostra Battista Barbieri (1858-1926), che si inserisce nella serie dedicata allo studio e alla presentazione di singole figure di artisti o di particolari aspetti dell’arte bresciana tra Ottocento e Novecento, per la quale sono stati presentati pittori e scultori quali Luigi Basiletti, Paolo Cassa, Arturo Castelli, Modesto Faustini, Francesco Filippini, Umberto Franciosi, Domenico Ghidoni, Achille Glisenti, Angelo Inganni, Elisabetta Kaehlbrandt, Carlo Manziana, Filippo Monteverde, Angelo Righetti, Emilio Rizzi, Giuseppe Ronchi, Francesco Carlo Salodini, Vittorio Trainini, Antonio Tagliaferri, Virgilio Vecchia, Roberto Venturi, Angelo Zanelli, Arnaldo Zuccari e le rassegne di opere a pastello degli anni 1860-1940, di paesaggi dipinti e disegnati “dal vero” del primo Ottocento e di lavori eseguiti per il concorso Brozzoni (1869-1950). Quest’anno verrà proposto un artista non cittadino, ma nativo della Riviera gardesana (Salò 1858) e vissuto in città solo per un limitato periodo della sua esistenza. In città comunque egli fu ben conosciuto, sia per la posizione sociale di rilievo della sua famiglia (il padre fu anche sindaco di Brescia), sia per la sua partecipazione alle attività artistiche cittadine. In vita egli tenne solamente due mostre personali; dopo la morte (1926) l’importanza della sua opera fu riconosciuta nel 1934 nella grande esposizione dei pittori bresciani dell’Ottocento, nella quale furono esposti 35 suoi dipinti. Ma dopo di allora nessuna mostra gli fu mai dedicata. Quattro opere comparvero all’esposizione Brescia postromantica e liberty del 1985.
La collaborazione con i Civici Musei di Brescia è da considerarsi fondamentale per mettere al centro della mostra le grandi opere di tema sociale che i Musei possiedono e che rappresentano l’aspetto più originale e significativo dell’arte di Barbieri, pur essendo meno conosciute dei suoi paesaggi. Ad esse verranno accostate altre opere analoghe di proprietà di collezionisti privati e una ristretta scelta della sua vastissima produzione paesaggistica.
Gian Battista Barbieri nacque a Salò il 9 aprile 1858 da famiglia agiata; il padre fu attivo in imprese commerciali e industriali nonché in politica. Battista fu libero di dedicarsi a studi artistici, dapprima a Brescia presso la scuola del pittore Faustino Joli, poi a Firenze nello studio di Achille Glisenti.
Fu tra i primi partecipanti all’attività della Società per l’Arte in Famiglia, come è documentato per gli anni dal 1877 al 1887, continuando anche successivamente ad essere presente nelle mostre della Società. Dovette poi interrompere gli studi per occuparsi delle attività paterne nell’industria dello zolfo in Sicilia, ambiente che caratterizzò alcune delle sue opere più importanti. Tentò anche la fortuna emigrando in Sudamerica nel 1890, contemporaneamente a Modesto Faustini, a cercare lavoro come pittore, ma con scarso successo.
Ritornato in Italia, si sposò e cambiò varie residenze, prima di stabilirsi a Brescia negli anni della prima Guerra Mondiale, ottenendo un impiego presso la Pinacoteca dal 1915 al 1920. Negli stessi anni viaggiò, anche per ricercare nuovi spunti per i suoi lavori, oltre che sui laghi bresciani, in Trentino, in Veneto e in Dalmazia. Nel 1919 tenne in Brescia le uniche due mostre personali, la prima insieme a Cesare Bertolotti, la seconda con le vedute dipinte in Dalmazia. Infine tornò a stabilirsi sul natio Garda, dedicando gli ultimi anni di vita ad una intensa produzione di paesaggi, soprattutto del lago. Morì a Portese il 22 febbraio 1926.
Seguendo una ormai consolidata tradizione dell’Associazione, i curatori della mostra, gli storici dell’arte Luigi Capretti e Francesco De Leonardis, si sono proposti, al di là del momento espositivo, di redigere un catalogo quanto più completo della produzione dell’artista. La monografia, disponibile in sede, contiene, oltre ai saggi dei curatori e al regesto delle opere, i risultati delle ricerche biografiche e bibliografiche e la ricostruzione del percorso espositivo.
La mostra sarà aperta dall’1 dicembre 2012 al 9 gennaio 2013 con il consueto orario (16,00-19,30; lunedì chiuso). L’ingresso è gratuito.
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Redazione BsNews.it

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