Il 18 ottobre 2012, a seguito di ispezione condotta dagli uomini del Corpo Forestale unitamente ai funzionari dell’ARPA, l’area della discarica di via Brocchi è stata sottoposta a sequestro penale. Fra le motivazioni, oltre al sospetto di un potenziale inquinamento delle falde acquifere generato da un persistente allagamento a sud del sito, vi sono una serie di presunte difformità delle procedure di smaltimento rispetto alle prescrizioni dettate dall’Autorizzazione ambientale integrata rilasciata da Regione Lombardia. Cogliendo le richieste dei residenti della zona est della città che a malincuore accettano quello che finisce per essere un ulteriore aggravio della già compromessa situazione ambientale, i Consiglieri comunali di PD Partito Democratico, SEL Sinistra Ecologia Libertà e IDV Italia dei Valori hanno richiesto al Consiglio, nell’eventualità che venga disposto il dissequestro della discarica, di inoltrare richiesta agli organi competenti per modificare il regolamento che disciplina il conferimento del materiale inquinante; di adoperarsi presso gli organi competenti affinché ognuna delle fasi del conferimento di amianto all’interno della discarica sia interamente monitorata da uno o più tecnici dell’ARPA, di disporre che dei verbali venga data pubblicazione sul portale internet del Comune di Brescia sul sito di ARPA, così da assicurare piene tracciabilità e trasparenza e di attivarsi affinché possa divenire obbligatoria la provincializzazione dello smaltimento dell’amianto.
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